Le lettere raccolte in “Libero…” parlano di galera, di parole ed emozioni recluse, di qualcosa che per chi le scrive sta andando storto e di una normalità… poco normale.
E tutto questo si percepisce bene in questo “diario personale”, memorie che percorrono due anni e nove mesi di detenzione. Un tempo infinito, anche se all’apparenza definito, perché scandito dalle assenze: quella della moglie, dei figli, dei propri cari, degli amici… degli affetti, ma anche del “mondo”… quello oltre il muro.
Nelle pagine di Libero… sono le parole più autentiche, quelle che nascono dal e in carcere, e volano fuori, oltre le mura, a dissipare il velo che rende due realtà tanto vicine e a un tempo distanti, quelle della libertà e della reclusione.
Le parole che si affidano ai propri cari, impresse su carta e inviate “fuori”, in questo caso dall’autore, che raccontandosi diviene testimone di un mondo a lui prima sconosciuto, quello del carcere, vissuto sulla propria pelle nel corso della detenzione.
Un mondo dove a prevalere sono, i rapporti spezzati, la sensazione di essere in un posto inutile per chi lo vive, dove manca l’intimità, dove la burocrazia dilata ancora di più i tempi e restringe gli spazi. Dove è l’alternanza degli stati d’animo, delle illusioni e delle delusioni (quasi sempre maggiori) a dettare i ritmi della quotidianità.
Un luogo dove la porta d’uscita può essere vista solo aggrappandosi a un’idea “quella di tornare Libero… prima o poi”.
“Libero…” è il terzo volume della collana “La Galera”. È scritto da Barba, che nonostante le vicissitudini patite, è oggi uno stimato professionista che continua con passione ogni giorno il proprio lavoro.
Autore
Libero…
Barba
ETA BETA, 2024
Collana – La Galera
Pgg. 144
